Mentre il mondo si preoccupa di ciò che accade in Medio Oriente, dopo aver dedicato pagine e fiumi di inchiostro sui risultati politici delle amministrative e del referendum italiani, i nostri politici si preoccupano di mantenere le loro posizioni di potere. Anche la Lega, che solo ieri l'altro a Pontida aveva dichiarato guerriglia interna al Pdl con richieste assurde e attacchi gratuiti al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, oggi ha votato compatta a favore della fiducia, come dimostrano i numeri: 317 sì al decreto legge sullo sviluppo. [fonte AGI http://www.agi.it/in-primo-piano/notizie/201106211352-ipp-rt10110-dl_sviluppo_fiducia_alla_camera_317_si_e_293_no]
Poco importa se 27 milioni di italiani hanno cancellato in due giorni 4 nodi centrali della politica del governo degli ultimi mesi (e anni), se sono scesi in piazza esponenti del PDL stesso per raccogliere firme per bloccare la richiesta dei trasferimenti di alcuni ministeri nel Nord Italia, se ci sono scioperi e manifestazioni da mesi e se la crisi economica e il precariato non lasciano speranze rosee per il nostro paese.
I nostri politici, perché siamo noi italiani ad averli eletti ed è bene ricordarlo, si dilettano in spensierati sperperi del denaro pubblico, si muovono con le auto blu pagate dai (pochi) contribuenti, preparano progetti di legge che taglino ancor più lo sviluppo e la ricerca togliendo fondi alle università e cercando di riportare il diritto allo studio solo ai più abbienti, e cercano in tutti i modi di zittire le voci dissidenti. La macchina del fango, la P3 e la P4, sono tutti scandali che si coinvolgono direttamente l'establishment politico nazionale e i dirigenti di alcune delle principali imprese (l'ad di Trenitalia Moretti è indagato), ma una parte dell'opinione pubblica segue appassionata le evoluzioni, reali o presunte, degli ultimi delitti mediatici che il 2010 "ci ha regalato".
C'è poi chi si impegna a esaltare il "No Cash Day" perché siamo lontanissimi rispetto alle medie di uso di denaro elettronico che registrano i paesi europei, ma c'è anche chi si impegna per il contrario sostenendo che si sia così troppo rintracciabili, mettendo tutta una serie di informazioni sensibili nelle mani di poche banche dati. C'è chi si mobilita per un mondo più sostenibile e si scontra con la scarsità di cestini per la differenziata e chi a Napoli, vive nella spazzatura per il menefreghismo e l'egoismo di imprenditori e società appaltatrici; c'è chi rappresenta l'Italia all'estero, senza essere davvero stato scelto dai propri cittadini, ma invece che portare avanti lo sviluppo della propria nazione in Europa passa del tempo a insultare altre istituzioni nazionali: Salvini è il triste esempio di oggi, ma ce ne sono molti altri. Se gli stessi che dovrebbero tutelare il nostro paese sono i primi corrotti, corruttori, ladri, spreconi, pregiudicati, indagati e irrispettosi verso le stesse istituzioni che rappresentano, che futuro può avere l'Italia? [fonte La Repubblica http://tv.repubblica.it/politica/pontida-salvini-lancia-i-cori-contro-alemanno-e-pisapia/71115?video]