11.30.2012

AAA cercasi Asili Ad Arezzo


Dato che le richieste per gli asili, solo nel nostro comune, sono state 490 e i bambini che non hanno avuto un’assegnazione definitiva entro giugno, termine perentorio delle iscrizioni, ben 202 i bambini esclusi di fatto dal servizio delle scuole di infanzia...altro che “Poco meno di 600 posti complessivi a disposizione per bambini da 12 a 36 mesi nelle 23 strutture tra comunali e accreditate” conclamato il 24 febbraio di quest’anno dall’assessore Lucia De Robertis.
Ma andiamo per ordine: tutti i problemi se ignorati non si risolvono, ma il continuo maltrattamento da parte della politica all’istruzione colpisce tutti, dai genitori ai più piccoli.
Un problema sottovalutato è quello degli asili nido e delle scuole materne, che dovrebbero permettere ai genitori di continuare a lavorare, avendo qualcuno che educhi e accudisca i figli al posto loro; capita infatti che i nonni non possano fare da baby-sitter fulltime o perché abitano lontano o perché, raggiunta la pensione, a volte semplicemente vogliano godersi del tempo per loro e non stare 24 ore su 24 dietro ai nipotini.
Negli altri paesi europei il problema di dove lasciare i figli mentre si è al lavoro è risolto, spesso, con i nidi aziendali che permettono ai genitori di lavorare sereni senza dover correre da un capo all’altro della città a prendere il proprio figlio; un esempio? Il nido aziendale del Parlamento europeo a Strasburgo, dove i dipendenti non solo possono lasciarvi i bambini, ma anche andare a mangiare e giocare con loro nella pausa pranzo.
Ad Arezzo i nidi comunali sono 14, a cui si aggiungono quelli privati che sono 13, di cui 9 sono convenzionati accreditati e i restanti 4 sono solo “autorizzati”..La differenza sarà sottile, ma evidentemente c’è..sceglieremmo un prodotto solo accreditato o vorremmo che fosse certificato? Si può lasciar correre su queste “sottigliezze” quando c’è si parla del futuro dei nostri bambini?
Le scuole materne non sono più numerose: tra Comunali, Statali e privare arrivano ad essere 22, di cui la metà private; la retta di queste scuole non è pubblicata da nessuna parte, perciò si deve andare ad informarsi asilo per asilo.
Le rette sono mensili e vanno da un minimo di 40,60€ per gli asili nido con il tempo corto, cioè solo la mattina, ad un massimo mensile di 380,51 per il tempo prolungato e questa è la spesa per gli asili comunali, a cui va aggiunta la quota d’iscrizione; nel caso invece si dovesse mandare il proprio figlio nei nidi "Villa Sitorni" e "Indicatore" il tariffario cambia: con il pranzo la fascia minima è di € 28,59 mentre la massima € 241,70 ma se si volesse usufruire del tempo lungo o prolungato si arriverebbe ad una mensilità di 380,51€ o di 395,73€. Senza pranzo, si risparmia un po’, ma resterebbe il problema di dove far mangiare i propri figli...
Si può ottenere una riduzione della mensilità in base alla fascia ISEE familiare, che si calcola in base al reddito dell’anno precedente, e che portata allo sportello Unico del Comune. Per ottenere un ISEE valido si deve andare o nei CAAF o all’INPS, code e scartoffie che si aggiungo al lavoro e allo stare dietro ai figli; nel caso si voglia fare l’iscrizione online al bando si deve o “attendere l’arrivo delle credenziali via posta all’indirizzo di residenza” o “recarsi allo sportello Unico” a ritirarle, cosa che, di per sé, fa perdere tutta l’efficacia del servizio online.
Nel caso si riesca a superare indenni e senza troppe crisi di nervi questa trafila, si riesce ad accedere alle graduatorie provvisorie che, ad aprile, stabiliscono in quale degli asili richiesti si è ammessi ma, come è possibile vedere anche dal sito del Comune, molti sono i casi in cui non è stato assegnato nessuno degli asili richiesti.
Un’altra difficoltà a cui sono andate incontro le famiglie che volevano iscrivere i propri figli all’asilo è stata la riduzione di orario degli sportelli comunali che a luglio erano aperti solo la mattina; peccato che in quel periodo si dovesse dare la conferma dell’iscrizione, per poter essere ammessi nelle graduatorie definitive che, come visto, non garantiscono un posto nemmeno per i bambini inclusi.

23/09/2011

11.27.2012

An unconventional day

Maybe the really important things happen when we're distracted or when we're sceptic..or maybe it's just how we perceive that..

Fog. Fog everywhere. Wherever you turned your eyes the only thing you could see was fog.
It was a pensive day, don't know if it was a matter of the day, the fog or the anniversary. I was seated in the back of the car, looking out of the window asking myself where i was going and why, when old memories started flooding into my mind. They where reminder of a past long gone, happy memories that usually made me sad but not in that moment. It was like a warm blanket covering my mind.
Finally in the fog we arrive: the house was at our right, i imagined it in a sunny day or at the sunset. It must be a wonderful view. A sign "Comunità Tabor" was on the gate and the light in the front door seemed like an invite.
The fire was crackling in the corner of the room and i was feeling uncomfortable: what was i doing there?! People greeted me, introducing themselves and i couldn't remember one name. I understood the meaning "fish out of the water". I was so uncomfortable that i asked to see the garden, hoping that nature, as always, took me on a safe path and that was the case, but when i turned around it was a painting in the wall that captured my attention: it was a fresco in white and gold. I felt a sudden warm and I could feel my eyes shining and that felling sticked with me all night. It was like in Assisi: I couldn't tell why or what, but there was something hidden and glorious in that home.
They show me around, who was is not important, it was the place that was talking to my soul. The words said after, when we where seating in a circle, seemed made for me, not all, but at least much of them.
I felt strange, between happy and filled with a sense of community, but in a pleasant way. A lot of things were said and i discovered hidden inside the reasons I made my choices in the last 4 years: they were strong as the day i made the promise of serving, that day lost in this frantic life didn't seemed far away at all.
I decided to go there on curiosity, more to stay with the person who told me about that than to a real need, or that i thought getting on that car, but there it was the opposite: i was there because of him but not to stay with him. There were so many words which seemed just made for me that i was completely absorbed by the place and the people there, so much absorbed that i just flood from a conversation to an other, following something I didn't recognize and didn't care of: suddenly i was there for me, i was eager to listen, to capture every word..I found myself silent waiting for a new hint to follow.
In no time it was 2 in the morning and we left. The humidity of the fog gave me a terrible headache, that became a sense of vomiting going down all that mountain road, which stayed with me until i felt asleep in my bed, but i was so filled with joy that i didn't care.
While i was opening my house's door i was sure about one thing: on the 7th i'll be there again.