12.06.2012

Homo homini lupo


Nel canile municipale di Arezzo, uno dei 10 della provincia, sono ospitati all’incirca 240 cani costantemente..e dopo le vacanze estive?
Si sa che l’estate è il momento di maggior abbandono degli animali domestici, cani o gatti che siano, e non c’è campagna pubblicitaria che possa eliminare questo triste fenomeno, anche se i dati a livello nazionale indicano che quest’anno si è avuta una riduzione dell’abbandono di cani: solo 81mila dei migliori amici dell’uomo hanno subito la sorte di “Lilli e il vagabondo”.
Per i gatti, data la mancanza di sistemi di controllo come tatuaggi e microchip, la stima è più difficile, ma giudicando dalle segnalazioni sono molti gli italiani che si annoiano di avere un animale domestico in casa quando devono andare in vacanza.
Nella nostra città i dati non sono incoraggianti, anche se LAV, ENPA e volontari fanno di tutto per sensibilizzare gli aretini alla cura costante degli animali: dai flash mob alla distribuzione delle informazioni sulle pensioni e gli hotel dove accettano gli amici a quattro zampe, all’autotassazione per sostenere le spese veterinarie degli animali senzatetto..
Eppure nella nostra provincia il sito del Ministero del Turismo ( www.turistia4zampe.it )segnala 47 strutture tra hotel, ristoranti e agriturismo che accettano principalmente cani e altri animali; addirittura ci sono più di una decina i ristoranti che permettono l’ingresso ai nostri amici a quattro zampe; inoltre ci sono anche le pensioni per animali e molti veterinari stessi offrono questo servizio, anche se i prezzi sono alti..
Se proprio non si può portare il proprio animale domestico in vacanza, magari è un pesce rosso o una tartaruga, c’è sempre la possibilità di chiedere a amici e parenti, o di pagare qualcuno, affinché abbiano tutto quello di cui hanno bisogno, evitando loro un lungo e caldo inferno mentre siamo al mare a rilassarci.
Per ogni cane abbandonato si stima che la struttura che lo accoglie debba pagare, per provvedere ai bisogni primari, alla sterilizzazione, ai vaccini e ad eventuali spese mediche, circa 1000 euro l’anno; è la stessa cifra da cui parte la multa per i proprietari che abbandonano un animale e che può arrivare a 10mila €.
La legge, pubblicata a fine luglio 2004, prevede anche altri reati contro gli animali, dal maltrattamento all’uccisione al divieto di combattimento tra animali, che prevede sanzioni per “Chiunque promuove, organizza o dirige combattimenti o competizioni non autorizzate tra animali che possono metterne in pericolo l'integrità fisica è punito con la reclusione da uno a tre anni e con la multa da 50.000 a 160.000 euro”. 
Una campagna provocatoria chiede il patentino anche ai padroni dei cani, non solo il certificato dell’addestramento compiuto per l’animale, ma è così difficile prendersi cura di un cucciolo anche quando cresce?
La pagina web delle adozioni del canile municipale è una serie di più di 200 foto strappalacrime con sotto i nomi dei cani abbandonati; le descrizioni che ci sono su “Canile qua la zampa di Arezzo” sono lo specchio di come usiamo le cose, gli animali, le persone: maltrattamenti costanti, tentativi di uccisione, surrogati di figli poi abbandonati al momento dell’arrivo del bebè..eppure è così bello vederli sfilare tutti puliti e pettinati in occasione della mostra canina in Fortezza!
“Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l'arresto fino ad un anno o con l'ammenda da 1.000 a 10.000 euro” stessa pena per “chiunque detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura, e produttive di gravi sofferenze"  dice la legge, mentre ogni 6 mesi si legge di un nuovo traffico illegale di cuccioli sgomitato lungo l’autostrada, affollando i canili. La maggior parte degli animali abbandonati muore prima di arrivarci: l’80% (dati LAV, NdR) viene ucciso dalla fame, dalla sete, dai bocconi avvelenati o da incidenti stradali; solo alcuni fortunati riescono ad arrivare nelle braccia dei volontari e poi, forse, a trovare una nuova famiglia che li accolga.

12.04.2012

La qualità dell’aria


Dato che nel comune di Arezzo ci sono 100.212 abitanti e secondo l’Arpat, ente che misura la qualità dell’aria nella nostra città, ci sono mediamente 322.000 spostamenti al giorno lungo le nostre strade, abbiamo un problema.
Certo non è grave come quello di altre città, ma leggendo il rapporto annuale sulla qualità dell’aria nella nostra città un po’ di dubbi sorgono.
Per il 2010 gli spostamenti nell’area urbana sarebbero stati circa 220.000 al giorno, ma nelle arterie principali si ha un traffico costante, di cui solo il 2% è dovuto a mezzi pesanti come i camion: per Via Romana circolano in media 38.900 veicoli al giorno, lungo la Casentinese se ne hanno 25.900, per Via Fiorentina ne passano circa 22.300 e nella tangenziale si arriva a 36.400 veicoli al giorno; se consideriamo invece strade cittadine come Viale Michelangelo vi troviamo un flusso di circa 28.700 veicoli al giorno, mentre in Via Tarlati solo 14.500.
Gli spostamenti in autobus sono in lento ma costante calo da anni e Tiemme (la società che ha sostituito Atac, NdR) dichiara che siano stati nel 2010 “4.351.107” e si riferisce sostanzialmente a spostamenti sistematici.
Cosa c’entra questo con la qualità dell’aria? È presto detto: ogni mezzo che passa emette dei gas, i cui composti restano nell’aria...si sente dall’odore e dalla facilità a respirare: quant’è meglio l’aria in Pratomagno?
Ci sono molti elementi che permettono di stabili scientificamente se l’aria di un determinato luogo è salubre o no, tant’è che sono stati dati dall’Unione Europea dei limiti oltre i quali la presenza di alcune sostanze è dannosa per la salute dell’essere umano, e non solo, e che non potrebbero essere superati; uso il condizionale perché a leggere il rapporto dell’Arpat questi limiti, sebbene entro le concessioni legislative, sono stati superati nella nostra città ben più di una volta. Le misurazioni sono effettuate principalmente in Piazza della Repubblica, davanti la stazione, in Via Fiorentina e in Via dell’Acropoli, cioè tra via Giotto e Porta S’Andrea e hanno dato questi risultati: nel periodo natalizio c’è stato, dovuto anche alle condizioni metereologiche, un accumulo eccessivo di PM10 in città, che in generale c’è meno benzene nell’aria, ma troppo biossido di azoto.
Per PM10 si intende una polvere inalabile, in grado di penetrare nel tratto respiratorio superiore dal naso alla laringe, mentre le particelle fra circa 5 e 2,5 µm, tra cui il benzene, si depositano prima dei bronchioli; queste polveri possono causare patologie acute e croniche come asma, bronchiti, enfisema, allergia, tumori e problemi all’apparato cardio-circolatorio poichè aggravano nei soggetti predisposti.
L’Arpat scrive che “situazioni di criticità sono da riferirsi al biossido di azoto nelle zone maggiormente interessate dai flussi veicolari” e che nelle “zone fortemente interessate al traffico di P.za Repubblica e di Via Fiorentina” il rilevamento “finalizzato alla protezione della salute umana” è critico per la “media annuale; presso la stazione il valore limite è stato superato (+ 12 %), mentre in Via Fiorentina è stato di poco rispettato (- 2,5 %)” ed è così dal 2005.
Leggendo i dati degli eccessi dannosi si nota che cadono nei giorni di shopping frenetico, come dal 19 al 21 e dal 29 al 31 dicembre, anche se a febbraio e marzo si ha un nuovo picco di concentrazione nociva per la salute in giorni casuali; i livelli più rappresentativi di benzene sono registrati nelle postazioni “direttamente interessate dai flussi veicolari” come Piazza della Repubblica, “i cui valori sono poco inferiori al limite (- 13 %)” e “che la distribuzione spaziale dei livelli più critici degli inquinanti dell’aria riguarda sostanzialmente le zone dell’area urbana caratterizzate da maggiori flussi veicolari”.
L’Arpat poneva le sue speranze nel servizio Lancetta, attivato quasi un anno fa, e nell’utilizzo dei parcheggi semi-periferici, per alleggerire sia le strade che i parcheggi aretini..ma servono politiche chiare di lungo periodo ed una vera educazione ambientale per i cittadini.
07/10/2011

12.03.2012

Cabaret aretino su Sky: con Metropolis è una realtà


Metropolis, il nuovo programma comico di Comedy Central in onda in prima serata, avrà come ospiti fissi l’aretinissimo trio PROGILDAN.
Registrando 10 puntate su 10 i tre comici, noti anche come Daniele Marmi, Cristian Materazzi e Gilberto Pellegrini, saranno una presenza costante nello show novità dell’inverno 2012/13; Omar Fantini, che torna nel piccolo schermo dopo il successo travolgente di Central Station, sarà il conduttore di Metropolis insieme a Melita Toniolo.
Da giovedì 6 dicembre, sul canale 122 di SKY, la scoppiettante coppia porterà grazie a Comedy Central i comici più divertenti, ed anche emergenti, del panorama italiano nelle case nell’amato stivale; nel cast d’eccezione i PROGILDAN si distinguono come alcuni tra i pochi comici ad essere sempre presenti in ogni puntata.
Il programma andrà in onda in replica anche su Cielo e MTV: i PROGILDAN dal palco dell’Aurora ne hanno fatta di strada.
Infatti i PROGILDAN iniziano la loro avventura nel 2007 con alcune serate in un contest comico aretino e con i loro sportivi anticonformisti, vincono diversi premi e riconoscimenti nei più importanti concorsi per comici italiani e a San Marino, ma non si fermano lì: entrano a far parte della scuderia dell’agenzia Ridens Managment , una delle due più importanti in Italia, che annovera tra le proprie fila comici del calibro di BAZ, Paolo Cevoli, Fabrizio Fontana, Giuseppe Giacobazzi, Marco dallaNoce, Paolo Migone, gli Emo, I Fichi d’India, ecc...
Dalla loro nascita da oggi realizzano due spettacoli (Provette e Provette 2), organizzano 12 serate di Mald’estro Cabaret a Montecatini; registrano 2 stagioni di Zelig Off (2009 e 2011) e Panchine Progildan, ovvero 10 pillole comiche andate in onda su Teletruria, registrano la stagione 2010 di Central Station ed entrano nel cast fisso di Metropolis.

Riconoscimenti:
  • 2° premio al concorso di cabaret di Pistoia (2008)
  • Premio Alberto Sordi e menzione d’onore, 2° posto, al Concorso Nazionale Faenza cabaret (2009)
  • Terzo posto al concorso nazionale “Lo Comix” a San Marino (2009)
  • Delfino d’oro, ovvero il primo premio, al concorso Adriatica Cabaret di Lanciano (2009)
  • 2° posto al concorso nazionale “Bellaria comics” a Igea Marina-Bellaria (2009)
  • Finalisti al concorso di Cabaret di Martina Franca
  • Vincitori del concorso “Razza Ridens”, live a Faenza e in onda anche su Comedy Central (2011)

12.02.2012

Sagre: Il compromesso che non c’è


“C’è un regolamento, una bozza che fu bocciata in commissione nel 2008 e che ora è la base di partenza” L’assessore alle attività produttive, Michele Colangelo, inizia così a fare il punto sulla situazione delle sagre ad Arezzo. Molto prima che sorgesse il comitato anti-sagre, gli assessori Giunti prima, e Caroti poi, avevano tentato di regolamentare questi eventi e avevano stilato una bozza di regolamento concordata con tutte le associazioni di categoria.
Questa bozza non ha mai visto la luce ed è da lì che l’assessore Colangelo riparte oggi, per cercare di trovare un accordo con le associazioni di categoria e porre un freno al fenomeno della sagra selvaggia, che non ha più “lo scopo sociale per cui era stata istituita”.
“è importante avere un regolamento” prosegue l’assessore “perché servono regole che coordinino queste manifestazioni: ho inviato agli attori del territorio la bozza a cui erano giunti 3 anni fa, ma la contestano anche se l'avevano approvata a suo tempo…Le sagre sono importati sia per pubblicizzare le tipicità del territorio che come strumento di aggregazione sociale soprattutto per i territori geograficamente marginali, quindi vanno sostenute, ma allo stesso tempo anche limitate per rispetto agli operatori economici presenti...la sagra della Battitura di Ruscello ha comprato, e non è l’unica, delle ambulanze: questo è un esempio di ricaduta nel territorio della sagra che ha utilità sociale”.
Un problema di questi eventi è che emettono ricevute interne che non sono scontrini e che esulano dalle normali tassazioni per il servizio ristorazione e non sono rendicontate, così come non lo è la predominanza dello scopo sociale che andrebbe rendicontato anch’esso affinché sia garantito l’investimento del ricavato nel territorio. Con un’incremento sostanzioso delle sagre e una copertura nel calendario praticamente costante in tutta la provincia, gli operatori sociali chiedono un regolamento rigido, mentre le associazioni lo rifiutano; il compromesso, dice Colangelo, deve passare prima dalle forze politiche che sono restie a prendere posizione in un settore tanto delicato.
“Ieri [venerdì 23 settembre, NdR] ho incontrato le associazioni di categoria, presentando loro il testo che avevano approvato insieme alla vecchia amministrazione comunale e ai rappresentanti delle sagre, ma per arrivare ad un regolamento servono volontà e lavoro comune di tutti gli attori politici del territorio; anche perché mi sfuggono i motivi e i vantaggi di un’assenza di regolamentazione, di un’anarchia che non fa bene a nessuno.”
Mancano i dati e le statistiche delle presenze, dei guadagni e delle spese: “non arrivano dati certi al comune, non c’è rendicontazione e mancano gli elementi tecnici per poter valutare le sagre una per una, così come mancano nel settore turistico dove non c’è un osservatorio che controlli la destinazione dei flussi se esulano dal pernottamento in strutture medio-grandi che riportano ai dati alla Questura: mancano gli strumenti di misurazione dell’effetto che hanno sul campo le scelte politiche fatte.”
Le sagre, il cui numero nel nostro territorio è imprecisato, non hanno valori economici registrabili “in termini di PIL cittadino perché nascono con scopi sociali e è questa caratteristica che devono mantenere, non devono diventare strumenti di pressione politica slegate dal territorio e da motivazioni sociali, con una durata imprecisata...è un quadro che si sta componendo, ma non sono state affrontate tutte le questioni in ballo.”
30/09/2011

11.30.2012

AAA cercasi Asili Ad Arezzo


Dato che le richieste per gli asili, solo nel nostro comune, sono state 490 e i bambini che non hanno avuto un’assegnazione definitiva entro giugno, termine perentorio delle iscrizioni, ben 202 i bambini esclusi di fatto dal servizio delle scuole di infanzia...altro che “Poco meno di 600 posti complessivi a disposizione per bambini da 12 a 36 mesi nelle 23 strutture tra comunali e accreditate” conclamato il 24 febbraio di quest’anno dall’assessore Lucia De Robertis.
Ma andiamo per ordine: tutti i problemi se ignorati non si risolvono, ma il continuo maltrattamento da parte della politica all’istruzione colpisce tutti, dai genitori ai più piccoli.
Un problema sottovalutato è quello degli asili nido e delle scuole materne, che dovrebbero permettere ai genitori di continuare a lavorare, avendo qualcuno che educhi e accudisca i figli al posto loro; capita infatti che i nonni non possano fare da baby-sitter fulltime o perché abitano lontano o perché, raggiunta la pensione, a volte semplicemente vogliano godersi del tempo per loro e non stare 24 ore su 24 dietro ai nipotini.
Negli altri paesi europei il problema di dove lasciare i figli mentre si è al lavoro è risolto, spesso, con i nidi aziendali che permettono ai genitori di lavorare sereni senza dover correre da un capo all’altro della città a prendere il proprio figlio; un esempio? Il nido aziendale del Parlamento europeo a Strasburgo, dove i dipendenti non solo possono lasciarvi i bambini, ma anche andare a mangiare e giocare con loro nella pausa pranzo.
Ad Arezzo i nidi comunali sono 14, a cui si aggiungono quelli privati che sono 13, di cui 9 sono convenzionati accreditati e i restanti 4 sono solo “autorizzati”..La differenza sarà sottile, ma evidentemente c’è..sceglieremmo un prodotto solo accreditato o vorremmo che fosse certificato? Si può lasciar correre su queste “sottigliezze” quando c’è si parla del futuro dei nostri bambini?
Le scuole materne non sono più numerose: tra Comunali, Statali e privare arrivano ad essere 22, di cui la metà private; la retta di queste scuole non è pubblicata da nessuna parte, perciò si deve andare ad informarsi asilo per asilo.
Le rette sono mensili e vanno da un minimo di 40,60€ per gli asili nido con il tempo corto, cioè solo la mattina, ad un massimo mensile di 380,51 per il tempo prolungato e questa è la spesa per gli asili comunali, a cui va aggiunta la quota d’iscrizione; nel caso invece si dovesse mandare il proprio figlio nei nidi "Villa Sitorni" e "Indicatore" il tariffario cambia: con il pranzo la fascia minima è di € 28,59 mentre la massima € 241,70 ma se si volesse usufruire del tempo lungo o prolungato si arriverebbe ad una mensilità di 380,51€ o di 395,73€. Senza pranzo, si risparmia un po’, ma resterebbe il problema di dove far mangiare i propri figli...
Si può ottenere una riduzione della mensilità in base alla fascia ISEE familiare, che si calcola in base al reddito dell’anno precedente, e che portata allo sportello Unico del Comune. Per ottenere un ISEE valido si deve andare o nei CAAF o all’INPS, code e scartoffie che si aggiungo al lavoro e allo stare dietro ai figli; nel caso si voglia fare l’iscrizione online al bando si deve o “attendere l’arrivo delle credenziali via posta all’indirizzo di residenza” o “recarsi allo sportello Unico” a ritirarle, cosa che, di per sé, fa perdere tutta l’efficacia del servizio online.
Nel caso si riesca a superare indenni e senza troppe crisi di nervi questa trafila, si riesce ad accedere alle graduatorie provvisorie che, ad aprile, stabiliscono in quale degli asili richiesti si è ammessi ma, come è possibile vedere anche dal sito del Comune, molti sono i casi in cui non è stato assegnato nessuno degli asili richiesti.
Un’altra difficoltà a cui sono andate incontro le famiglie che volevano iscrivere i propri figli all’asilo è stata la riduzione di orario degli sportelli comunali che a luglio erano aperti solo la mattina; peccato che in quel periodo si dovesse dare la conferma dell’iscrizione, per poter essere ammessi nelle graduatorie definitive che, come visto, non garantiscono un posto nemmeno per i bambini inclusi.

23/09/2011

11.27.2012

An unconventional day

Maybe the really important things happen when we're distracted or when we're sceptic..or maybe it's just how we perceive that..

Fog. Fog everywhere. Wherever you turned your eyes the only thing you could see was fog.
It was a pensive day, don't know if it was a matter of the day, the fog or the anniversary. I was seated in the back of the car, looking out of the window asking myself where i was going and why, when old memories started flooding into my mind. They where reminder of a past long gone, happy memories that usually made me sad but not in that moment. It was like a warm blanket covering my mind.
Finally in the fog we arrive: the house was at our right, i imagined it in a sunny day or at the sunset. It must be a wonderful view. A sign "Comunità Tabor" was on the gate and the light in the front door seemed like an invite.
The fire was crackling in the corner of the room and i was feeling uncomfortable: what was i doing there?! People greeted me, introducing themselves and i couldn't remember one name. I understood the meaning "fish out of the water". I was so uncomfortable that i asked to see the garden, hoping that nature, as always, took me on a safe path and that was the case, but when i turned around it was a painting in the wall that captured my attention: it was a fresco in white and gold. I felt a sudden warm and I could feel my eyes shining and that felling sticked with me all night. It was like in Assisi: I couldn't tell why or what, but there was something hidden and glorious in that home.
They show me around, who was is not important, it was the place that was talking to my soul. The words said after, when we where seating in a circle, seemed made for me, not all, but at least much of them.
I felt strange, between happy and filled with a sense of community, but in a pleasant way. A lot of things were said and i discovered hidden inside the reasons I made my choices in the last 4 years: they were strong as the day i made the promise of serving, that day lost in this frantic life didn't seemed far away at all.
I decided to go there on curiosity, more to stay with the person who told me about that than to a real need, or that i thought getting on that car, but there it was the opposite: i was there because of him but not to stay with him. There were so many words which seemed just made for me that i was completely absorbed by the place and the people there, so much absorbed that i just flood from a conversation to an other, following something I didn't recognize and didn't care of: suddenly i was there for me, i was eager to listen, to capture every word..I found myself silent waiting for a new hint to follow.
In no time it was 2 in the morning and we left. The humidity of the fog gave me a terrible headache, that became a sense of vomiting going down all that mountain road, which stayed with me until i felt asleep in my bed, but i was so filled with joy that i didn't care.
While i was opening my house's door i was sure about one thing: on the 7th i'll be there again.

10.13.2012

I'am a realist, I'am a romantic, I'm an indecisive...

Please listen to " I'm a realist" while you read...
Travelling is said to open the world and the mind of the traveller, but nobody wrote on the trauma of going back to the same place you left that once you called home.
You've changed in ways you still have to discover and the old routines do not fit you anymore..and not all the friends have changed in the way that's compatible to your new-and-at-the-same-time-old character.
Andrej Tarkovskij wrote that there's only one trip possible: the one we do into ourself... I came back and i found that everything was different: me, the others and my places.. what remained the same is the attitude of the people: same faces, same conversations, same schemes.. But yesterday there was a change: a lot of police was around, stopping people and checking documents in the centre of the town, not so far from the advertisement of the arrival in town today of Matteo Renzi, major of Florence, running for the primary of the PD, the italian leftish-centered party, for celebrating the anniversary of the creation of this new-and-old political entity. The police was around with 4 cars and a van, at least 10 or 12 policemen walking in the streets; that's unusual, very strange for a town in which you see them just checking alcohol-level in car drivers on the Thursday night or from midnight to 2 on some Saturday. So why do we, citizens, have to pay just to have them "securing" a town so boring that if there's a bar fight is the event of the weekend, just because Renzi is coming the next day? How much do we pay just to show off? Was the same thing, just a demonstration of "power", when we spent loads of contributors just to host a Holy Mess done by the Pope and to get a glimpse of Mario Monti, our prime minister? Yes, the town centre is clean and no baggers' around, the street lights are on and the shop windows are shining and ready to sell (to ghost, probably, as we are in a huge crysis) but as you exit the medieval town the roads have holes, the streets floods at the first rain and we're the worst town in Tuscany for the sorted waste collection; at that's only the top of the iceberg. Welcome in Arezzo, a shining town in south Tuscany!

8.31.2012

points of view

points of view..all depends on that. And when you loose yours is done: it's hard to go back and find it, in the middle of the chaos where it smoothed till it disappeared.
The hardest thing is moving, changing your life and maintain the balance between who you are, what made you and who you want to be.
If life changes pieces by pieces while you're distracted making what you think are uninfluencial choices, than what's destiny, what's chance, what are coincidences and are we really free?
Every trip i do i meet different people that teach me something: most of the time is what i don't wanna be or become, sometimes are lessons i know i'll remember forever. and yet my point of view changes without me noticing, too worried to get distracted and live a "full life" to pay attention to my thoughts. Brighton and Murcia had overwhelmed myself, making me discover or find again part of me i didn't know where there, but the silence..only the silence can show yourself who you really are and that's the hardest thing in the world: being able to find every time a new balance without getting lost, maintaining your the point if view that characterizes you and remember the road you did and where you wanna go.

For them was the perfect summer day for going to the beach: people in his bikini and swimsutes sunbathing in the sun; I was in shorts and a top just starting to feel the heating of the sun..