Fornisca un documento per favore. zzzip, fruscio di borse aperte. clip, portafogli che si aprono.
Continuo a guardare il film al computer, vagamente conscia di quello che accade oltre le cuffie che mi isolano dal mondo e mi portano in una realtà virtuale.
Signorina, un documento per favore.
Fisso stranita l’agente salito a Orvieto, non mi era mai capitato di dover dare documenti in treno. Cerco la carta d’identità mentre la signora ben vestita accanto a me sorride tranquilla. Mi colpisce ancora, come quando è entrata nello scompartimento vuoto fino al mio arrivo e mi ha salutato cordialmente con un «Buongiorno». Mai era capitato in un regionale di trovare qualcuno che salutasse entrando in uno scompartimento, sono cose da IC, dove i passeggeri sono più socievoli.