L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro .... questo è quello che oggi si celebra, la festa della Repubblica Italiana sorta dalle ceneri di uno stato, sui corpi e le ferite di chi ha lottato per la nostra libertà. Quella libertà rappresentata dalle istituzioni a livello politico, la libertà di avere un partito politico che voglia distruggerla, la libertà di essere ateo o etero o gay, di sposarti o di convivere, di uscire per strada a protestare se chi è eletto a rappresentarti non attua un programma che condividi.
é la libertà insanguinata di chi ha lottato per i propri ideali e per un futuro migliore per le generazioni che sarebbero venuto; festeggiare la Repubblica Italiana è ricordare e commemorare i valori su cui si basa il nostro paese e chi in questo momento ha una carica istituzionale dovrebbe portare l'onore e il rispetto dovuti alle celebrazioni, invece di cavalcare l'onda facile del malcontento facebookkiano e disertare i festeggiamenti in onore di chi ha reso il suo essere parlamentare, sindaco o cittadino possibile. Certo tante cose non vanno, ma non si risolve nulla scendendo in strada senza senso critico o stando in camera davanti al computer delegando ad altri l'azione o la lotta per ottenere ciò di cui abbiamo bisogno. Se vogliamo un paese migliore dobbiamo partire da noi singoli e pretendere dalle istituzioni il rispetto, la coerenza e la trasparenza: non è la Parata del 2 Giugno in male italiano, lo è la corruzione, l'omertà, il favoritismo, la mancanza di legalità e di senso civico. Non saranno i soldi della parata di oggi che mancano e mancheranno ai cittadini bisognosi o ai terremotati: sono quelli sprecati a indagare la corruzione e gli evasori fiscali, sono le tasse non pagate del caffè al bar senza scontrino, del biglietto del treno o dell'autobus non pagato, dei rimborsi elettorali gonfiati, delle opere pubbliche mai realizzate, delle tangenti date per ottenere un'appalto senza averne i requisisti.
E se permettiamo che per demagogia ci sia chi, in un ruolo istituzionale, si permette di non celebrare la Repubblica non facciamo altro che dare ragione a chi ci meleggia facendosi eleggere con un programma elettorale che non rispetterà mai; non faremo altro che alimentare la spirale infinita di mal costume che ci ha portato fin qui. L'onore non esiste più, alle parole non seguono le azioni, le chiacchiere sono diventate solo promesse vane. E questa non è l'Italia che voglio.
6.02.2012
5.19.2012
how far can we go to make a news more interesting?
In the days of the trial to the heads of "News of the World" today in Italy most of the big newspapers and of the news agencies have forgot the deontological code the italian journalism has and the documents the Ordine dei Giornalisti signed in 1990:
"I giornalisti devono evitare di pubblicare qualsiasi elemento che possa portare ad identificare un minore coinvolto in procedimenti giudiziari, sia esso un dato (generalità dei genitori, indirizzo di casa, scuola, ecc.) sia esso una fotografia o un filmato."
It's one of worst days ever in our history: a bomb was placed this morning in front of a school, named after "Francesca Laura Morvillo Falcone", and killed one 16 years old girl and injured several others in Brindisi.
But that's not an excuse to forget how to write an article and the school kids they're writing about are minors.
5.07.2012
Am I sure that's the Italy I want?
While the spread is running up again, all Europe is voting against the government and the parties they had, my country is talking about a sport club, the Juventus, 'cause it won the campionship..
We had yesterday and today the elections in many city and towns all around the boot, but if you open your facebook account what you can see is posts about soccer.. thought some newspaper speaks about what happend in our elections where finally the incoherent PDL has disappeared and the populist movement gained a lot of votes not only in the exit pools, i haven't seen a real analysis of what's happeing in our country..
the really sad thing is that the sum of the people who voted is down of 7%point compared to the last administration's elections, the invented party Lega Nord, no matter the scandals of this days it went through, in some little villages has still won the elections or enough votes to go to the second ballot.
While Europe in going towards the extremist parties facing a crisis that's not going to be solved with austerity and more taxes on the poor and middle class, italians have to fight corruption and an old mentality which see the individual's profits as the only aim of commerce and politics.
We had yesterday and today the elections in many city and towns all around the boot, but if you open your facebook account what you can see is posts about soccer.. thought some newspaper speaks about what happend in our elections where finally the incoherent PDL has disappeared and the populist movement gained a lot of votes not only in the exit pools, i haven't seen a real analysis of what's happeing in our country..
the really sad thing is that the sum of the people who voted is down of 7%point compared to the last administration's elections, the invented party Lega Nord, no matter the scandals of this days it went through, in some little villages has still won the elections or enough votes to go to the second ballot.
While Europe in going towards the extremist parties facing a crisis that's not going to be solved with austerity and more taxes on the poor and middle class, italians have to fight corruption and an old mentality which see the individual's profits as the only aim of commerce and politics.
4.20.2012
La qualità dell’aria
Dato che nel comune di Arezzo ci sono 100.212 abitanti e secondo l’Arpat, ente che misura la qualità dell’aria nella nostra città, ci sono mediamente 322.000 spostamenti al giorno lungo le nostre strade, abbiamo un problema.
Certo non è grave come quello di altre città, ma leggendo il rapporto annuale sulla qualità dell’aria nella nostra città un po’ di dubbi sorgono.
Per il 2010 gli spostamenti nell’area urbana sarebbero stati circa 220.000 al giorno, ma nelle arterie principali si ha un traffico costante, di cui solo il 2% è dovuto a mezzi pesanti come i camion: per Via Romana circolano in media 38.900 veicoli al giorno, lungo la Casentinese se ne hanno 25.900, per Via Fiorentina ne passano circa 22.300 e nella tangenziale si arriva a 36.400 veicoli al giorno; se consideriamo invece strade cittadine come Viale Michelangelo vi troviamo un flusso di circa 28.700 veicoli al giorno, mentre in Via Tarlati solo 14.500.
Gli spostamenti in autobus sono in lento ma costante calo da anni e Tiemme (la società che ha sostituito Atac, NdR) dichiara che siano stati nel 2010 “4.351.107” e si riferisce sostanzialmente a spostamenti sistematici.
Cosa c’entra questo con la qualità dell’aria? È presto detto: ogni mezzo che passa emette dei gas, i cui composti restano nell’aria...si sente dall’odore e dalla facilità a respirare: quant’è meglio l’aria in Pratomagno?
Sagre: Il compromesso che non c’è
“C’è un regolamento, una bozza che fu bocciata in commissione nel 2008 e che ora è la base di partenza” L’assessore alle attività produttive, Michele Colangelo, inizia così a fare il punto sulla situazione delle sagre ad Arezzo. Molto prima che sorgesse il comitato anti-sagre, gli assessori Giunti prima, e Caroti poi, avevano tentato di regolamentare questi eventi e avevano stilato una bozza di regolamento concordata con tutte le associazioni di categoria.
Questa bozza non ha mai visto la luce ed è da lì che l’assessore Colangelo riparte oggi, per cercare di trovare un accordo con le associazioni di categoria e porre un freno al fenomeno della sagra selvaggia, che non ha più “lo scopo sociale per cui era stata istituita”.
il divertimento nel fare qualcosa in cui si crede
Si è conclusa la terza edizione di CinemìCinemà Movie School Festival.. Il Festival si è svolto come da programma, ma quello che non era previsto nella locandina era lʼentusiasmo e la partecipazione di studenti, professori e ospiti intervenuti che sono stati travolti dallʼallegria e dallʼatmosfera giocosa delle mattinate animate da Michele Mori e Mirco Sassoli nellʼauditorium ʻAldo Ducciʼ.
Oltre ad aver proiettato i video finalisti, il festival si è svolto intorno agli interventi degli ospiti, tutti esperti o appassionati di cinema e teatro, che hanno portato il loro contributo e le loro esperienze ai ragazzi: Paolo Sodi ha parlato della sua casa di produzione, Stefano Dei e Andrea Vitali ci hanno raccontato, e mostrato, il lavoro che fanno con “Ladri di MENTIne”, i ragazzi del progetto “Hydra” hanno spiegato come e dove girano la loro web- serie apocalittica; i “Thank you for the drum machine”, il professor Siniscalco dellʼuniversità di Siena, Giuseppe Bruno (fratello del regista e sceneggiatore Massimiliano Bruno), Mario Maldesi, Mauro Valenti, gli assessore Ruscelli e Donati e il preside Artini hanno spronato i ragazzi a inseguire i loro sogni e le loro passioni..e si sono divertiti, tanto che allʼevento conclusivo erano dispiaciuti che la mattinata fosse già finita: la coreografia di saluto eseguita in piazza della Libertà dai ragazzi di Intercultura e ideata e organizzata da Ion Biga, ha chiuso il festival e invitato tutti allʼedizione del prossimo anno, tra risate, musica e qualche goccia di pioggia..
Oltre ad aver proiettato i video finalisti, il festival si è svolto intorno agli interventi degli ospiti, tutti esperti o appassionati di cinema e teatro, che hanno portato il loro contributo e le loro esperienze ai ragazzi: Paolo Sodi ha parlato della sua casa di produzione, Stefano Dei e Andrea Vitali ci hanno raccontato, e mostrato, il lavoro che fanno con “Ladri di MENTIne”, i ragazzi del progetto “Hydra” hanno spiegato come e dove girano la loro web- serie apocalittica; i “Thank you for the drum machine”, il professor Siniscalco dellʼuniversità di Siena, Giuseppe Bruno (fratello del regista e sceneggiatore Massimiliano Bruno), Mario Maldesi, Mauro Valenti, gli assessore Ruscelli e Donati e il preside Artini hanno spronato i ragazzi a inseguire i loro sogni e le loro passioni..e si sono divertiti, tanto che allʼevento conclusivo erano dispiaciuti che la mattinata fosse già finita: la coreografia di saluto eseguita in piazza della Libertà dai ragazzi di Intercultura e ideata e organizzata da Ion Biga, ha chiuso il festival e invitato tutti allʼedizione del prossimo anno, tra risate, musica e qualche goccia di pioggia..
4.05.2012
CinemìCinemà Movie School Festival
CinemìCinemà arriva alla terza edizione!
il Movie School Festival è un concorso aperto ai giovani e giovanissimi al di sotto dei 26 anni che per l'occasione hanno inviato da tutta Italia le loro produzioni, dai cortometraggi, alle videoclip, agli spot. Da quest'anno il Festival si apre a livello internazionale grazie al progetto “ Igor in the world ” realizzato in collaborazione con scuole del Belgio e della Gran Bretagna, non solo per realizzare cortometraggi che concorreranno al Festival, ma anche per poter condividere un’Unione Europea reale attraverso una passione comune per gli audiovisivi. Inoltre 15 ragazzi di AFS Italy-Intercultura che provengono da 11 diverse nazioni parteciperanno alla settimana di scambio di AFS ad Arezzo che si svolge in occasione di CinemìCinemà e avranno un programma speciale, durante il quale saranno coinvolti nel Festival girando un cortometraggio.
Il Movie School Festival sarà un’occasione d’incontro tra diverse culture, ma anche un’occasione di apprendimento grazie agli ospiti e alle personalità del mondo del cinema, e non solo, che verranno a portare il loro contributo attraverso il racconto delle loro esperienze ai ragazzi. Sarà anche un’occasione di crescita culturale grazie ai laboratori pomeridiani che si svolgeranno nei locali dell’ I.I.S.S. Fossombroni, alla presenza di due band locali “Thank you for the drum machine” e “Sincope & the Squirrel Gang”, e al Cineforum “Waiting for Igor”. Quest'ultimo, come ormai da tradizione, si terrà la sera nell’Auditorium ‘Aldo Ducci’ in Via Montetini ad Arezzo, luogo di svolgimento della manifestazione che avrè inizio mercoledì 11 aprile alle 21.00 con “Waiting for Igor” e si concluderà sabato 14 all’ora pranzo con il buffet.
Tutto questo è possibile grazie alla collaborazione ed al sostegno di:
Regione Toscana, Provincia di Arezzo, Comune di Arezzo, Provveditorato agli studi di Arezzo, AFS Italia-Intercultura, Comune di Lucignano, Banca di Cortona, Abaco, Firenze Film Festival, Movieland, Università di Siena, Scuola Professione Doppiaggio di Roma, Cinemafedic, Museo della Comunicazione di Arezzo, Creative Arts, Associazione Lanterne Magiche all’interno della Mediateca Toscana di Firenze e Museo Stibbert di Firenze.
3.22.2012
persone, bamboccioni e utopie
Leggere un articolo che incita "le italiane a non stirare più le mutande" dei familiari è stato umiliante e scioccante: non pensavo che nel 2012 ci fosse bisogno di questo.. poi però mi sono fermata un'attimo a riflettere ed ho capito. Ha ragione Patricia Thompson a dire che siamo indietro di 50 (CINQUANTA!) anni rispetto al resto del mondo occidentale: si da ancora per scontato che sia la donna a pulire, a cucinare, a fare le faccende domestiche, a pensare ai figli, a fare tutto insomma; ma il problema non è che questo è un modo di pensare che appartiene alle vecchie generazioni, ma è che ancora sia un pensiero condiviso: conosco persone stupite che mio fratello a 22 anni sapesse stirare, fare la lavatrice e pensare a se stesso, e non erano italiane.
Siamo trattati da bamboccioni, le scorciatoie sembrano l'unico modo di fare le cose, copiare in classe o a un esame o ottenere un lavoro per conoscenze, questo è un unico pacchetto, è la filosofia di vita italiana. Vogliamo essere trattati come bambolotti, incapaci di pensare a noi stessi, di lottare per qualcosa, di faticare per ottenere un lavoro, un risultato o fallire ma avendo provato; stamani, al mio sesto anno complessivo di vita universitaria, sono stata all'ennesima dimostrazione che siamo considerati tanti tonti, senza la capacità di leggere e comprendere, in balia di raggiri a ogni angolo: si parlava di tirocini e stage, ne hanno parlato per 3 ore, dicendo banalità su banalità e essendo pagati dalle nostre tasse per farlo. Sempre meglio delle lezioni precedenti dove, scordandosi che siamo all'ultimo semestre dell'ultimo anno di magistrale, abbiamo assistito alla spiegazione su come fare una tesi, come scrivere un progetto di tesi e su come scrivere un CV, si un curriculum vitae.
Dalle istituzioni ai genitori siamo trattati per stereotipi, ci auto-condanniamo ad aderirvi e ci viviamo felici, rifuggendo dal confronto: sessisti per primi con noi stessi, permettiamo che si vada avanti dividendoci per genere e razza, senza pensarci come PERSONE, figuriamoci se riusciamo a pensarci come comunità: ognuno pensa a se stesso e ripropone ciecamente gli stereotipi che ha vissuto nella perenne classificazione e giudizio dell'altro attraverso l'apparenza e la superficialità.
Ed è questa superficialità nell'affrontare tutto che rende possibile che nel 2012dc ci debba essere un articolo che ci dice di smettere di stirare le mutante o un'azienda che tiene uno stagista per 3 anni, senza nemmeno pagargli i contributi: oggi il calendario racconta un'utopia.
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