9.23.2011

PDL: il dopo-referendum


Referendum: per noi non è una sconfitta.
Alessio Mattesini, coordinatore provinciale del gruppo Giovani Italia di Arezzo e consigliere comunale per il PDL, commenta così il risultato dei referendum del 12 e 13 Giugno, che ci hanno chiamato a scegliere sull’energia nucleare, sulla privatizzazione dell’acqua e sul legittimo impedimento.
Le ragioni di questa visione partono dalla campagna elettorale che “noi
non abbiamo fatto, né da parte del partito nazionale che da parte nostra: nessuno si è espresso, è stata lasciata la libera scelta ai cittadini; invece dall’altra parte è stato strumentalizzato, iniziando dal comitato per l’acqua pubblica e la raccolta firme. Non avendo dato nessun tipo di linea per questo referendum e non avendolo politicizzato non è una sconfitta...i cittadini hanno votato, anche del centrodestra, e hanno dato indicazioni sulla linea politica che vogliono..il governo dovrà spostare l’attenzione sulle politiche energetiche”.
Il consigliere ammette che “è stato un successo dal punto di vista della partecipazione” ma ribadisce che “la cittadinanza si è mobilitata sotto pressione, perché dall’altra parte c’è stata una campagna politica che ha generato il dibattito locale...ognuno ha voluto dare il suo contributo; in ogni caso non è vittoria politica del centrosinistra, proprio perché noi non abbiamo né condizionato, né dato indicazioni di voto.”
Il risultato sull’acqua pubblica è quello che ci coinvolge di più perché “la gente non sa in che situazione siamo, pensa che sia possibile far cadere ‘Nuove Acque’ e che questo renda la bolletta meno cara, ma viene omessa la clausola (di rescissione del contratto, NdR) perché dovremmo verificare se il comune è in grado di riprendersi l’acqua e di investire in questo comparto, ma con questo bilancio non sembra possibile: la penale è di alcuni milioni di euro, fu una scelta dell’amministrazione di centrosinistra e non vorremmo che venisse pagata dai cittadini, portando un aumento della già alta bolletta.”
13/06/2011

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