9.23.2011

Tagli dal governo ai treni: Memorario si riduce


Mercoledì 20 Luglio 2011 la Regione Toscana ha emesso un comunicato stampa in cui annunciava cambiamenti agli orari e al numero dei treni regionali a causa dei tagli effettuati dal governo.
Nel comunicato stampa viene dichiarato: “Nel caso della linea Pontassieve-Arezzo-Chiusi, una linea i cui servizi sono generalmente molto utilizzati, esistono nelle cosiddette “fasce di morbida” treni con scarsa frequentazione...La Regione ottimizzerà il servizio accorpando alcuni treni che sono ravvicinati nell’orario ferroviario (la differenza di orario rispetto ai treni attuali sarà di massimo 15 minuti prima o dopo rispetto all’orario attuale) così da ridurre al minimo l’impatto dei tagli governativi...nell’aretino è stata rimandata all’autunno 2011 proprio per dare il tempo agli uffici regionali ed agli enti locali di definire una nuova organizzazione degli orari che riducesse gli effetti negativi dei tagli. In tutto le variazioni di orario interesseranno meno del 20% dei passeggeri che abitualmente usano questa linea.”
Noi abbiamo chiesto a Vincenzo Ceccarelli, che stato presidente della nostra provincia dal 1999 al 2009 e che ora è consigliere regionale del PD, se ne fosse a conoscenza e cosa ne pensasse.

«Prima di tutto questa rimodulazione dei treni è un’ipotesi fatta dalla Giunta [Regionale, NdR] e da “Ferrovie dello Stato”, non è stata ancora discussa in Consiglio e ancora non è operativa..noi, appena sarà presentata, vedremo se fare interrogazioni e modifiche a proposito, ma dobbiamo vedere se decide [la Giunta] di lasciare così il progetto e come sarà il nuovo orario...sicuramente i tagli operati dal governo sia al Tpl [Trasporto Pubblico Locale, NdR] che alle ferrovie impongono di trovare una soluzione che non incida e penalizzi troppo i pendolari che si muovono con i trasporti pubblici. Il problema è che i tagli fatti dal governo sono previsti non solo per quest’anno, ma la finanziaria li prevede anche per l’anno prossimo.»
Lei cosa ne pensa di questo provvedimento?
«Questa rimodulazione è inevitabile, si tratta di trovare la soluzione meno penalizzante per i pendolari: allora la diminuzione nelle fasce di morbida per supportare le fasce pendolari è la migliore, ma vediamo come sarà davvero quando sarà definitiva.»
Cosa cambierà per gli utenti del Valdarno che si servono di questa linea per lavorare e/o studiare nella nostra provincia?
«I problemi nascono soprattutto per le stazioni della provincia di Firenze, i tagli saranno meno per la nostra provincia ed è importante salvaguardare le fasce pendolari, rafforzando le corse per i lavoratori e gli studenti; questa è scelta giusta anche se, ribadisco, non è ancora attuata.»
Secondo Lei porterà a disagi per i passeggeri?
«Questa scelta causerà sicuramente disagi a tutti i passeggeri, ma il suo scopo è ridurre queste problematiche al minimo indispensabile mantenendo i servizi per i lavoratori e gli studenti pendolari.»
Come si concilia questo annuncio con la politica di Trenitalia che punta sull’alta velocità regionale e la sta già pubblicizzando nelle stazioni?
«L’alta velocità regionale è auspicabile, ma il rischio è che si penalizzino le fermate intermedie, va bene collegare meglio la città [Arezzo, NdR] a Firenze ma senza penalizzare le fermate intermedie e visti i tagli del governo l’idea di ridurre il numero corse e mettere un treno in più la sera e uno la mattina per i pendolari è la scelta migliore...Memorario [l’orario annuale delle Ferrovie per le regioni, NdR] prevede davvero tante corse, anche se già adesso i pendolari lamentano treni sovraffollati e ritardi, ma ci sono le “fasce di morbida” dove i passeggeri dei treni sono pochi e la riduzione dei convogli in queste ore potrebbe essere la soluzione per far fronte ai tagli del governo.»
26/07/2011

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